Nel corso di questo mese, sembra che la carta stampata si sia accorta di Facebook, uno dei più grandi social network; da Repubblica al Sole24Ore proliferano gli articoli che esaltano “le virtù e le miserie” di questo social network.
Social network è un concetto che può essere tradotto con l’italiano di rete sociale (termine caro alla sociologia) e indica un gruppo di persone interconnesse tra loro da diversi legami, che spaziano dalla mera conoscenza casuale, ai rapporti di lavoro, ai vincoli familiari o altro.
Alcuni utilizzano FB per divertimento, altri per (ri)farsi una immagine (più o meno) pubblica, altri ancora ne abusano, altri provano e fuggono inorriditi! Altri ancora ne sono totalmente dipendenti.
Personalmente, utilizzo FB come potrei utilizzare la TV con i programmi televisivi o come utilizzerei l’Ipod con le playlist: per passare alcuni istanti di break out durante la giornata, uniti (elemento per me utile) al fatto di poter mantenere “vive” alcune relazioni amicali o famigliari.
Così ho potuto seguire le vicende della mia famiglia in Argentina o dei miei amici a Napoli; condividere con loro i miei istanti di vita, siano essi frammenti di racconto o immagini fotografiche, video o cos’altro possa essere condivisibile.
Ma soprattutto con la maggior di essi, sono relazioni sociali vere e reali.
Non ne abuso e non mi sento imprigionato da questo social network.
Penso che questo sia il vero problema: la realtà o la virtualità delle relazioni.
Non è un po’ contradditorio vantarsi di avere duecento amici FB e poi manco salutare il vicino di casa sulle scale del condominio???
Facebook piace perché fa leva sulla “Sindrome del Grande Fratello”: la voglia di insinuarsi nelle vite degli altri, di osservare, vedere; di possedere il telecomando della quotidianità degli altri e tu stesso, attore su un palcoscenico più o meno vasto.
E voi che ne pensate? Qual è la vostra esperienza?
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