venerdì 28 novembre 2008

Facebook, un nuovo paradigma della socialità?

Nel corso di questo mese, sembra che la carta stampata si sia accorta di Facebook, uno dei più grandi social network; da Repubblica al Sole24Ore proliferano gli articoli che esaltano “le virtù e le miserie” di questo social network.


Social network è un concetto che può essere tradotto con l’italiano di rete sociale (termine caro alla sociologia) e indica un gruppo di persone interconnesse tra loro da diversi legami, che spaziano dalla mera conoscenza casuale, ai rapporti di lavoro, ai vincoli familiari o altro.



Alcuni utilizzano FB per divertimento, altri per (ri)farsi una immagine (più o meno) pubblica, altri ancora ne abusano, altri provano e fuggono inorriditi! Altri ancora ne sono totalmente dipendenti.



Personalmente, utilizzo FB come potrei utilizzare la TV con i programmi televisivi o come utilizzerei l’Ipod con le playlist: per passare alcuni istanti di break out durante la giornata, uniti (elemento per me utile) al fatto di poter mantenere “vive” alcune relazioni amicali o famigliari.


Così ho potuto seguire le vicende della mia famiglia in Argentina o dei miei amici a Napoli; condividere con loro i miei istanti di vita, siano essi frammenti di racconto o immagini fotografiche, video o cos’altro possa essere condivisibile.


Ma soprattutto con la maggior di essi, sono relazioni sociali vere e reali.


Non ne abuso e non mi sento imprigionato da questo social network.



Penso che questo sia il vero problema: la realtà o la virtualità delle relazioni.



Non è un po’ contradditorio vantarsi di avere duecento amici FB e poi manco salutare il vicino di casa sulle scale del condominio???



Facebook piace perché fa leva sulla “Sindrome del Grande Fratello”: la voglia di insinuarsi nelle vite degli altri, di osservare, vedere; di possedere il telecomando della quotidianità degli altri e tu stesso, attore su un palcoscenico più o meno vasto.



E voi che ne pensate? Qual è la vostra esperienza?

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