venerdì 6 novembre 2009

L'influenza, Dan Brown e il mio Android versus iPhone 3G s, “open” contro “close”: which is the best?



Pubblico il post del “ritorno” complice una fastidiosa influenza coadiuvata da quello che prometteva essere un ottimo thriller: “Il simbolo perduto”.

Arrivando a pagina 261 ed avendo (che delusione!) in gran parte già scoperto l'intero meccanismo che faceva “girare” l'ultimo libro di Dan Brown, ho ceduto alle lusinghe degli amici che reclamavano un ritorno ai post “tecnologici” in materia di smartphone; a proposito, un ringraziamento a Paolo, amico ed assiduo lettore del blog.


Per inciso: non scriverò recensioni del libro e l'assassino è il commissario. (Scherzo! Ma fatemi sapere a che pagina lo scoprite...).


Recentemente mi è stato fornito in uso come utenza aziendale un iPhone 3g s con un firmware nuovo fiammante e quale occasione migliore dunque per fare un confronto tra i due dispositivi?


Ottobre è stato il mese dell'aggiornamento di Android denominato Donut; tra gli elementi migliorativi che ho apprezzato di più, emerge senz'altro l'aumentata velocità di prestazione del sistema (che a mio parere rimane però il vulnus di questo OS) e l'ottimizzazione del sistema dell'Android Market.

Manca a mio parere (ma penso arriverà con i prossimi upgrade del sistema) una funzione di ricerca a 360° più simile a quella che si trova oggi sull'iPhone che comprende una ricerca tra l'altro nei contatti e nel calendario.

Si sente però già parlare di un successivo aggiornamento denominato, tanto per rimanere in tema di dolci: Eclair (da misya.info: Gli èclair sono pasticcini di pasta choux, riempiti di crema e glassati).

Esso rappresenterebbe uno degli upgrade più importanti (non a caso è la versione 2.0) traghettando l'Android anche verso un market più aziendale. Tra le caratteristiche più importanti compaiono:

  • Supporto a Microsoft Exchange

  • Supporto al multitouch (attacco verso il mondo Apple?)

  • Nuove icone

  • Supporto per più risoluzioni video

  • Nuovo browser

  • Miglioramento nelle Google Maps

  • miglioramento nelle funzionalità della fotocamera

  • miglioramento della tastiera virtuale

  • miglioramento del Bluetooth

  • Una nuova barra degli urls per il browser

  • Un widget di Youtube (more social!)

  • Nuove funzionalità per i contatti

Dal canto suo l'iPhone non sta a guardare e devo dire che dai primi dispositivi sono stati fatti dei miglioramenti notevoli.

Rilevo con piacere che:

  • è presente oramai una integrazione al 100% con il mondo della grande G (calendario, contatti e posta funzionano alla grande)

  • funzione di ricerca efficace ed efficiente

  • velocità nelle esecuzioni delle apps

  • velocità nell'accensione del dispositivo

  • interfaccia telefonica pressochè perfetta

  • integrazione col mondo social ottima

  • app store migliorato e presenza di una funzione Genius che propone applicativi in base a quelli già prescelti ed installati


Le key words sono dunque: velocità e facilità. Questo mi piace veramente un sacco dell'iPhone.


Ma come utente aziendale devo fare altre considerazioni che mi allontanano dal mondo Apple.

La mia personalissima Black list:

  • Gestione non ottimale con Gmail

    Per chi come me ha centralizzato tutti gli account su Gmail, diventa imprescindibile lavorare con i filtri e le labels che Google offre. Android in questo è cintura nera! L'iPhone infatti non offre a livello di grafica e organizzazione la stessa modularità nella gestione della posta e, ripeto per chi la usa per lavoro, inizia a diventare un neo non da poco.

  • Uso della batteria! Anche qui, facendo un paragone con il mio HTC G1, con gli stessi tipi di utilizzi, l'iPhone non convince. La batteria del mio telefonino Android dura il doppio rispetto al cellulare targato Apple. Praticamente siete sempre costretti a viaggiare con cavo e caricatore. Problemi dunque di ingombro e peso.

  • Accessori. Mi permetto di evidenziare questo elemento a mio parere scandaloso. Ho sempre utilizzato come mp3 player i dispositivi Apple, dalla classica “mattonella” all'Ipod touch. Ho sempre avuto modo di apprezzare l'interscambiabilità dei vari accessori. Oggi con l'iPhone no e, cercherò di spiegarmi meglio.

    Utilizzavo scambiando i vari player, una presa da auto per carica batterie con USB e una base (tipo radiosveglia) che permetteva di ricaricare i dispositivi ed utilizzarli come sveglia. Similarmente in auto ho una centralina che mi permetteva il collegamento all'autoradio dell'Ipod di turno, ricaricandolo.

    Con l'iPhone no. Appare un avviso che gentilmente ci informa che l'accessorio non è originale.

  • Apps in background.

    A differenza dell'Android, per gli iPhone non è possibile far girare in background le applicazioni e non è possibile utilizzare le schermate a guisa di desktop come l'OS di Google ci ha abituato.

    Solo un programma alla volta dunque, con l'esclusione (ovvia) del telefono e dell'interfaccia mail e messaggi.


Per quanto riguarda l'Android, l'unico neo rimane la lentezza nel boot iniziale e la poca reattività dell'interfaccia telefonica. Molto dipende dalle apps installate ma non si può non installare i software disponibili nel market, che ad oggi hanno una varietà (ed una gratuità) non comune.

La mia scelta, per un uso misto professionale e privato, rimane sempre l'Android, nonostante, lo confesso, la velocità e la reattività del dispositivo mi ha affascinato non poco.


A voi i commenti!


thx to http://www.androidiani.com per l'immagine.